Sopra la terra, dove il rosso della scala di Polignoto e dell’ agiografia bizantina si estende imponentemente, le montagne geometriche, memoria del patrimonio bizantino, e ancora alcuni pilastri rimasti dall'antichità greca, frammenti di un tempio, arricchiscono la realtà dell'immagine, come i gruppi di cespugli, come un corpo antico, elementi di narrazione, ornamenti e luce e della presenza. Presenza di storia, una costante affermazione nel flusso del tempo, un patrimonio che è presente, che è perennemente presente. Con la semplicità e l'immediatezza della pittura folklorika, gli eroi del '21 che portano la foustanella, i contadini della storia neogreca recente, indicano nell’ immagine un percorso invisibile di continuità, mentre la madre, unita con la terra, come la Vergine, scuote la culla del neonato, canestro dell'identità, la culla della coscienza nazionale. Fotis Kontoglou racconta con la massima solennità, sostenitore della tradizione bizantina, fedele della speranza cristiana, umile agiografo - narratore di una patria, abbagliato amante della natura e della sua santità, mettendo con la sua mano i punti bianchi del filo- coscienza.
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ECardECard
Χρονολογία: 1933
Υλικό: Λάδι σε μουσαμά
Διαστάσεις: 31,5 x 43 cm.
Αρ. Έργου: Π.10515
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