Secondo l’opinione prevalente è nato a Koutifari di Mani ma nel 1664/1665 la sua famiglia si è stabilita a Zante, che in quell’ epoca stava sotto il dominio veneziano. Nel 1685 ha preso lezioni di agiografia dal pittore cretese Leo Moskos. Tra le sue prime opere famose si include l’ immagine di Cristo come prelato, che dipinge nel 1691 per la “Signora degli Angeli” a Zante, il quale in seguito viene ri-dipinto da Nikolao Koutouzi. Nel 1694-1699 ha partecipato alle guerre di Venezia contro i turchi ottomani e per questo motivo è stato onorato con la medaglia del Cavaliere e gli hanno conceduto terre a Leucade. Ha vissuto in Italia per molti anni dove probabilmente ha studiato la pittura. Dopo il suo ritorno in Grecia si è stabilito a Kalamata, la quale stava sotto la dominazione veneta, ed è rimasto fino al 1715, anno in cui la regione passa sotto l’ occupazione turca. Nel 1719 ha dipinto, secondo gli standard occidentali, il “Ritratto del conte Matthias von der Schulenburg” (Atene, collezione privata), comandante tedesco delle forze veneziane, durante l’ assedio di Corfù dai Turchi (1716). Quest’ opera firmata e datata come anche il “Ritratto di Schulenburg” della collezione E. Koutlidi (1725), sono incluse ai minimi indiscussi esemplari delle opere dell’ artista. Nel 1727 ha realizzato diciassette composizioni per il “cielo” di San Spiridione a Corfù, che sono stati sostituite da coppie eseguite da Aspiotis N. nel 1853-1871. Della pittura si impegnano anche due dagli otto figli di Doxaras, Nikolaos e Dimitrios. Il pittore si occupa anche delle traduzioni, dello studio e della stesura dei trattati teorici sull’ arte. Cosi nel 1720 ha tradotto in Italia il trattato di Leonardo da Vinci, “Trattato della Pittura” e nel 1724 ha aggiunto all’ opera originale testi relativi di Leon Battista, Andrea Pozzo ecc. Nel 1726 ha compiuto l’ opera “Tutto intorno alla pittura”, che fino di recente si considerava trattato originale, ma secondo nuove ricerche fa parte di un’ Antologia di testi italiani, tradotti del 17o e del 18o secolo. 
Il lavoro teorico e artistico di Panagiotis Doxaras, mette la base della pittura ionica, segnala il punto di partenza dell’ arte moderna, la sua liberazione dalla tradizione bizantina e post-bizantina e l’ adottazione dei principi della pittura europea occidentale, sia nell’ ambito di tecnica che di maniera ma anche l’ adottazione di una percezione più ampia dell’ arte.    

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  Arcangelo Michele
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  Κόμης