Kontoglou Fotis (1896 Aivali Asia Minore – 1965 Atene)
Orfano di padre, ha adottato il cognome della famiglia di madre, invece di quello del padre “Apostolellis”. Ha frequentato la Scuola Superiore di Aivali. Nel 1913 si é iscritto al terzo anno della Scuola di Belle Arti ad Atene, ma due anni dopo ha lasciato gli studi per viaggiare in Europa. Si é stabilito a Parigi e ha pubblicato la sua opera letteraria, la storia del pirata immaginario “Pedro Cazas”. È tornato nella sua città natale e ha insegnato la lingua francese e storia dell’ arte alla scuola pubblica. Dopo la distruzione dell’ Asia Minore, come altri rifugiati, ha raggiunto Lesbos e poi Atene, dove ha lavorato per il “Dizionario Enciclopedico Eleftheroudakis”.
Nel 1923 ha viaggiato a Monte Athos dove viene in contatto con la pittura bizantina. Lo stesso anno ha esposto insieme a Konstantinos Maleas e ha presentato le sue opere al Liceo delle Donne Greche di Atene. Ha lavorato come restauratore al Museo dell’ Arte Bizantina di Atene (1930), al Museo Copto di Cairo (1933) al museo di Corfù (1934 – 1935), mentre dal 1936 ha lavorato per il restauro degli affreschi di Mystras. Nel 1932 con assistenti Gianni Tsarouhi e Niko Engonopoulos ha dipinto con la tecnica dell’ affresco le pareti della sua casa che oggi si trovano nella Galleria Nazionale. Nel 1933 ha preso il suo diploma dalla Scuola di Belle Arti. Ha partecipato alla Mostra Panellenica (1938, 1948, 1957), alla Biennale di Venezia nel 1934 e alla B’ Biennale di Alessandria nel 1957. Nel 1937 – 1939 ha intrapreso la decorazione del Comune di Atene. Nel 1960 ha ricevuto il premio dell’ Accademia di Atene per il suo libro “L’ espressione dell’ Iconografia ortodossa” che é stato pubblicato dalla casa edditrice “Astir”. Ha ricevuto anche il premio del “Comandante dell’ Ordine della Fenice” e nel 1965 l’ eccellenza delle Lettere e delle Arti dell’ Accademia di Atene. Ha realizzato le agiografie in molte chiese, tra quali la Chiesa di Panagia Kapnikarea al centro di Atene (1942 ‘- 1953). Inoltre, ha dipinto molte icone portatili e si é occupato di illustrazione e di scrittura di libri. Mostre retrospettive del suo lavoro sono state realizzate dalla Galleria Nazionale (1978), il Centro Culturale del Comune di Atene (1983) e dal Museo Macedone di Arte Contemporanea (1986).
Attraverso lo studio delle opere di periodi precedenti, come i ritratti del Fayum e avendo come modello nelle sue ricerche artistiche la pittura bizantina e popolare, si é distinto con il suo lavoro come un grande sostenitore della richiesta dell’ autenticità dell’ espressione greca, mentre si considera determinante il suo contributo alla formazione della moderna pittura religiosa.